La Stagione di danza 2025-2026

Lo Schiaccianoci di Pëtr Il'ič Čajkovskij
Schiaccianoci, Lago dei cigni di Preljocaj, Sasha Waltz, Edward Clug,
Béjart Ballet Lausanne, Roberto Bolle:
ecco la Stagione di danza 2025-2026 del Teatro Lirico di Cagliari
Da quest'anno il Teatro Lirico di Cagliari accende maggiormente i riflettori sulla grande danza classica e contemporanea dando ampio spazio ad un'arte così raffinata ma anche apprezzabile e raggiungibile da tutti, attraverso un'importante Stagione di danza 2025-2026 che prevede sei singoli spettacoli (suddivisi in quattro nuovi turni di abbonamento) in cui si potrà godere il gotha della coreografia mondiale: il classico Lo schiaccianoci, Il lago dei cigni di Angelin Preljocaj, Beethoven 7 di Sasha Waltz, Peer Gynt di Edward Clug, Béjart Ballet Lausanne, Roberto Bolle in Caravaggio.
Si inizia, quindi, come titolo di apertura di stagione, con il ritorno della grande danza classica d'autore, dal 20 al 24 dicembre (cinque recite, di cui una fuori abbonamento), con Lo schiaccianoci, balletto in due atti, dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, e musica di Pëtr Il'ič Čajkovskij (Kamsko-Votkinsk, governatorato di Vjatka, 1840 - San Pietroburgo, 1893), uno dei capolavori più amati dal pubblico, nella versione magica, colorata, onirica, effervescente portata in scena dal Corpo di Ballo e dai Solisti del TAM Ballet - Teatro Arcimboldi Milano e con la coreografia di Marius Petipa e Vasily Vainonen, ripresa da Ekaterina Dalskaya e Pierpaolo Ciacciulli e la direzione d'orchestra del milanese Marco Dallara.
Lo schiaccianoci, composto da Čajkovskij nella sua piena maturità artistica, viene rappresentato, per la prima volta, il 5 dicembre 1892 al Teatro Marijinskij di San Pietroburgo e mancava dal palcoscenico cagliaritano dal 2018. Uno spettacolo imperdibile, una favola natalizia che continua ad ammaliare magicamente adulti e bambini.
Dal 20 al 24 febbraio, per quattro imperdibili serate, si esibisce il Ballet Preljocaj nella rilettura audace di Angelin Preljocaj del Lago dei cigni creata nel 2020 per 26 ballerini. A partire dal capolavoro del balletto classico russo, composto da Pëtr Il'ič Čajkovskij e coreografato da Marius Petipa e Lev Ivanov, l'artista francese di origine albanese, che vanta collaborazioni con l'Opéra di Parigi, il New York City Ballet e il Teatro alla Scala, ha affiancato alla musica originale arrangiamenti contemporanei del collettivo 79D, rivisitando il mito della ballerina-cigno. I video sono di Boris Labbé, le luci di Éric Soyer e i costumi di Igor Chapurin. Alice Farnham dirige l'Orchestra del Teatro Lirico. L'ultima esibizione del Ballet Preljocaj a Cagliari risale al maggio 2013 (Les Nuits).
Dal 29 aprile al 3 maggio, per quattro sole recite, arriva a Cagliari, dopo la prima italiana a Romaeuropa 2024, Beethoven 7, coreografia dal forte impatto visivo, di grande intensità e forza emotiva, nell'interpretazione di Sasha Waltz & Guests, compagnia di danza fondata, nel 1993 a Berlino, da Sasha Waltz e Jochen Sandig. Con Beethoven 7, Sasha Waltz, coreografa tedesca al suo atteso debutto a Cagliari, considerata l'erede per eccellenza di Pina Bausch, prosegue la sua ricerca sulla relazione tra danza e musica. Tredici danzatrici e danzatori della sua compagnia si confrontano con l'integrale della Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven e con una nuova composizione appositamente commissionata a Diego Noguera come risposta ai temi e alle domande poste da questo monumento della cultura musicale mondiale. Nel 1812 Beethoven si chiedeva infatti: "Le persone reali sono schiave dell'ambiente in cui vivono o possono dirsi libere?". Sasha Waltz, oggi, prova a dare una risposta a questa domanda rivolgendosi, ancora una volta, a una precisa idea di movimento corporeo e sonoro, di estetica, di libertà creativa.
Dal 23 al 27 maggio (quattro recite) ecco un altro importante debutto al Teatro Lirico di Cagliari: il coreografo rumeno Edward Clug guida il Balletto di Maribor nella coreografia Peer Gynt tratta da Henrik Ibsen: una rilettura intrigante e affascinante che arriva finalmente a Cagliari, dopo 3 anni dalla prima italiana al Teatro Comunale di Modena per ModenaDanza 2023.
Peer Gynt di Edward Clug, balletto narrativo e onirico allo stesso tempo, con un evocativo impianto teatrale che accompagna il viaggio fisico e interiore di questa leggendaria figura del folklore nordico, personaggio drammatico tra i più complessi usciti dalla penna di Ibsen. Un lavoro potente e avvincente, nato dalla ricerca sul testo del grande drammaturgo e sulla musica di Grieg al fine di unire le rispettive ispirazioni, superando le limitazioni di ognuna. Clug ha creato un nuovo libretto che segue in senso cronologico la narrazione di Ibsen e accosta la musica di scena di Grieg per Peer Gynt ad altri suoi celebri brani da concerto e da camera, per uno sviluppo dinamico e coerente della narrazione. Fondendo i mondi artistici di Ibsen e di Grieg, si crea un nuovo insieme, e un paesaggio con molte porte: Clug ha scelto le sue che apre agli spettatori e invita a varcarle, per entrare in una nuova esperienza di balletto contemporaneo.
La Stagione di danza prosegue, dal 9 all'11 ottobre (quattro recite), con un appuntamento d'eccezione: il talentuoso Béjart Ballet Lausanne, presenza sempre graditissima ed applaudita dal pubblico cagliaritano (ultima esibizione aprile 2006), presenta 3 straordinarie coreografie del celeberrimo fondatore: 7 danses grecques (musica Mikīs Theodōrakīs), L'Oiseau de feu (musica Igor Stravinskji), Boléro (musica Maurice Ravel). James Feddeck dirige l'Orchestra del Teatro Lirico.
«Per le "danze greche" ho cercato di ridurre al minimo i prestiti da autentici "passi" di danza greca. Alcune danze ne presentano due o tre; altre nessuno, e queste sono probabilmente le più riuscite, le più greche di tutte!» (Maurice Béjart)
«L'Uccello di fuoco è la Fenice che risorge dalle sue ceneri. Uccello della vita e della gioia, il cui splendore e la cui forza rimangono indistruttibili e impossibili da offuscare. Il Poeta, come il Rivoluzionario, è un Uccello di fuoco.» (Maurice Béjart)
Maurice Béjart descrive la creazione del Bolero di Ravel in questi termini: «musica fin troppo nota e tuttavia ancora fresca per la sua semplicità. Una melodia (originariamente orientale e non spagnola) che si avvolge lentamente su se stessa, aumentando di volume e di intensità, divora lo spazio sonoro e lo inghiotte alla fine della melodia.» Maurice Béjart affida il ruolo centrale (La Melodia) a volte a una ballerina, altre volte a un ballerino. Il ritmo è interpretato da un gruppo di ballerini.
Chiusura di stagione eccezionale con Roberto Bolle che ritorna al Teatro Lirico di Cagliari (assente dal luglio 2015) il 16-17 ottobre per 3 appuntamenti fuori abbonamento con Caravaggio: un capolavoro di danza, creato nel 2008 e firmato da Mauro Bigonzetti, coreografo italiano di maggior spicco internazionale. Un viaggio emozionante nell'animo inquieto e geniale di un artista immortale, uno spettacolo potente e viscerale ispirato alla vita e alle opere di Michelangelo Merisi che trasforma in movimento la drammaticità e la teatralità rivoluzionarie del grande pittore. Protagonista assoluto l'Étoile internazionale, affiancato da una compagnia di straordinari talenti creata ad hoc, con le musiche di Claudio Monteverdi, riorchestrate da Bruno Moretti, una suggestiva scenografia e il disegno luci di Carlo Cerri e i costumi-pelle di Lois Swandale e Kristopher Millar.
Tutti gli spettacoli vengono eseguiti dall'Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, con l'ausilio del Coro del Teatro Lirico, diretto da Giovanni Andreoli (Peer Gynt) e del Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina" di Cagliari, diretto da Francesco Marceddu (Schiaccianoci).
© Ufficio Stampa Teatro Lirico di Cagliari